martedì 8 gennaio 2013

Amicizie

Non so come mi vedono di fuori le persone. Io mi ritengo una persona abbastanza solare, amichevole, aperta. Nella mia vita ho avuto e ho tante amicizie (a onor del vero posso annoverare una sola vera e grande migliore amica). Le altre sono situate in vari stadi da Amico/a a Conoscente. Molti si perdono *naturalmente* (casi della vita, scelte di città diverse, lavoro, orari differenti), alcune no. Le prime può capitare di recuperarle: un ciao, un sorriso, quattro chiacchiere e via. anche via facebook, perchè no? Le altre no.
Ogni tanto mi capita di leggere e avere notizie, con una punta di amarezza, di un paio di queste persone. Amarezza perchè io continuo a credere che siano (state?) persone splendide e che non capisco per quale motivo (quello vero!) si siano comportate così. Salvo poi ritrovarsi sole e senza amicizie.
Una di queste si professa (e si professava) amica sincera, salvo poi ogni volta criticare quanto era bella e migliore lei di te, dispensava consigli e MAI dico MAI un bello alle tue cose. Anzi lei le faceva sempre meglio di te, avrei dovuto sempre io imparare. Ho interrotto io bruscamente l'amicizia. Vero. Mi sono ritirata nel mio silenzio. Tutte quelle cose saranno anche state vere, ci mancherebbe, ho tanto da imparare, lo faccio ogni santo giorno della mia vita. E MAI avrei preteso che lei fosse meno sincera. Questo no. Ma una cosa nella vita l'ho imparata nei miei primi 40 (eh si, vorrei viverne altrettanti, se il Signore me lo concede!): anche per la sincerità ci sono modi e tempi.
Oggi mi è capitato, ad esempio, di sapere di lei che si sente sola. Certe volte mi verrebbe proprio da dire: fatti una domanda e datti una risposta. Ma se ancora non l'ha capito, dubito che lo capirà mai.

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